La tartaruga

La bella tartaruga che cosa mangerà?
Chi lo sa, chi lo sa!
Due foglie di lattuga poi si riposerà.
Ah ah ah, ah ah ah!

La tartaruga un tempo fu
un animale che correva a testa in giù.
Come un siluro filava via
che ti sembrava un treno sulla ferrovia.
Ma avvenne un incidente: un muro la fermò;
si ruppe qualche dente e allora rallentò.

La tartaruga da allora in poi
lascia che a correre pensiamo solo noi
perché quel giorno poco più in là
andando piano lei trovò la felicità:
un bosco di carote, un mare di gelato
che lei correndo troppo non aveva mai guardato
e un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa.

La bella tartaruga nel mare va perché?
Ma perché, ma perché!
Fa il bagno e poi si asciuga dai tempi di Noè.
Eh eh eh, eh eh eh.

La tartaruga lenta com’è
afferra al volo la fortuna quando c’è;
dietro una foglia, lungo la via
lei ha trovato là per là la felicità:
un prato di insalata, un lago di frittata,
spaghetti alla chitarra per passare la serata;
un bosco di carote, un mare di gelato
che lei correndo troppo non aveva mai notato
e un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa

E penso a te

Io lavoro e penso a te
torno a casa e penso a te
le telefono e intanto penso a te
Come stai? E penso a te
Dove andiamo? E penso a te
Le sorrido abbasso gli occhi e penso a te
Non so con chi adesso sei
non so che cosa fai
ma so di certo a cosa stai pensando
è troppo grande la città
per due che come noi
non sperano però si stan cercando cercando
Scusa è tardi e penso a te
ti accompagno e penso a te
non son stato divertente e penso a te
sono al buio e penso a te
chiudo gli occhi e penso a te
io non dormo e penso a te