Sì, mi chiamano Mimì

Mi chiamano Mimì ma il mio nome è Lucia
la storia mia è breve a tela e a seta ricamo in casa e fuori
son tranquilla e lieta ed mio svago far gigli e rose
mi piaccion quelle cose che han si dolci e malia che parlano d’amor, di primavere,
che parlano di sogni e di chimere, quelle cose che han nome poesia.
Mi chiamano Mimì il perchè non so
sola mi fò il pranzo da me stessa non vado sempre a messa ma prego assai il Signor,
vivo sola soletta là in una bianca cameretta guardo su li tetti e in cielo.
Ma quando vien lo sgelo il primo sole è mio, il primo bacio dell’aprile è mio…il primo sole è mio. Germoglia in un vaso una rosa foglia a foglia la spio,
cosi gentil il profumo di fiore, ma i fior che io faccio ahimè,
i fior che io faccio ahimè, non hanno odore
altro di me non le saprei narrare
sono la sua vicina che la viene fuori d’ora a importunare.

da La Bohème

Vissi d’arte

Vissi d’arte, vissi d’amore,
Non feci mai male ad anima viva!
Con man furtiva
Quante miserie conobbi, aiutai.
Sempre con fe’ sincera
La mia preghiera
Ai santi Tabernacoli salì,
Sempre con fe’ sincera
Diedi fiori agli altar.
Nell’ora del dolore perché Signore,
Perché me ne remuneri così?
Diedi gioielli
Della Madonna al manto,
E diedi il canto agli astri, al ciel,
Che ne ridean più belli.
Nell’ora del dolor
Perché Signore,
Perché me ne remuneri così?

da Tosca

Nessun dorma

Il principe ignoto
Nessun dorma! Nessun dorma! Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza
guardi le stelle
che tremano d’amore e di speranza…
Ma il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprà!
No, no, sulla tua bocca lo dirò,
quando la luce splenderà!
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio
che ti fa mia.

Voci di donne
Il nome suo nessun saprà…
E noi dovrem, ahimè, morir, morir!

Il principe ignoto
Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle! All’alba vincerò!

da Turandot

E lucevan le stelle

E lucevan le stelle
ed olezzava la terra
stridea l’uscio dell’orto
e un passo sfiorava la rena.
Entrava ella, fragrante,
mi cadea fra le braccia.
Oh! dolce baci, o languide carezze,
mentr’io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svani per sempre il sogno mio d’amore
L’ora e fuggita
e muoio disperato!
E non ho amato mai tanto la vita!
tanto la vita!

da Tosca

Un bel dì vedremo

Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
sull’estremo confin del mare.
E poi la nave appare.
Poi la nave bianca
entra nel porto,
romba il suo saluto.

Vedi? È venuto!
Io non gli scendo incontro. Io no.
Mi metto là sul ciglio del colle e aspetto,
e aspetto gran tempo
e non mi pesa,
la lunga attesa.

E uscito dalla folla cittadina,
un uomo, un picciol punto
s’avvia per la collina.
Chi sarà? chi sarà?
E come sarà giunto
che dirà? che dirà?
Chiamerà Butterfly dalla lontana.
Io senza dar risposta
me ne starò nascosta
un po’ per celia
e un po’ per non morire
al primo incontro;
ed egli alquanto in pena
chiamerà, chiamerà:
“Piccina mogliettina,
olezzo di verbena”
i nomi che mi dava al suo venire.

Tutto questo avverrà,
te lo prometto.
Tienti la tua paura,
io con sicura fede l’aspetto.

da Madama Butterfly

In questa reggia

Turandot
In questa reggia, or son mill’anni e mille,
un grido disperato risonò.
E quel grido, traverso stirpe e stirpe
qui nell’anima mia si rifugiò!
Principessa Lou-Ling, ava dolce e serena
che regnavi nel tuo cupo silenzio
in gioia pura, e sfidasti inflessibile e sicura
l’aspro dominio, oggi rivivi in me!

La folla
Fu quando il Re dei Tartari le sette sue bandiere dispiegò.

Turandot
Pure nel tempo che ciascun ricorda,
fu sgomento e terrore e rombo d’armi.
Il regno vinto! E Lou-Ling,
la mia ava, trascinata da un uomo come te,
come te straniero, là nella notte atroce
dove si spense la sua fresca voce!

La folla
Da secoli ella dorme nella sua tomba enorme.

Turandot
O Principi, che a lunghe carovane
d’ogni parte del mondo qui venite
a gettar la vostra sorte,
io vendico su voi, su voi quella purezza,
quel grido e quella morte!
Mai nessun m’avrà!
L’orror di che l’uccise vivo nel cuor mi sta!
No, no! Mai nessun m’avrà!
Ah, rinasce in me l’orgoglio di tanta purità!

da Turandot