Anima amante

Anima amante mia per sbaglio
segnata
come una data
in un estraneo anno domini
io ti ho forse
perché ho tutto quello
che non dovrei avere per averti
mio sapore d’altrove
cerchiamo di fare in fretta
la nostra eternità
sta godendo di poche ore.

L’addio

Ti abbraccio perchè non ti vedo
che a tentoni, accecato
dai tuoi stessi occhi in me conficcati
per cui non so
se sia mio o tuo questo piangere:
amati giorni
che non ci hanno ricambiato l’amore
e sono
una frattura indicibile: i denti
stringono un grido, il pugno
anche più forte stringe
l’indimenticabile carezza che ti davo
come una moneta scaduta
…per un amore così breve perchè,
mio Dio,
questa notte eterna e il filo che traluce
sulla remota ferrovia d’illuminati
treni che ormai corrono nel nulla?

L’amica lasciata

…sono le prime luci
nei cortili delle caserme,
il mondo appena inizia
a conversare con le sue frasi fatte;
ci fu qualcosa fra noi
sconosciuto e tenero in silenzio
che forse il clamore ha impedito
o l’averne parlato a voce troppo alta…
dimenticarsi a forza è impossibile,
bisogna pensarsi lungamente finchè
il pensiero non prenda quella stanchezza
che anche la vita, mentre non sai, consuma

Come un albero, come una rondine

Saremo un giorno lontani
se ciò che dicono è vero,
saremo un reciproco pensiero
o una cosa dimenticata
dalla nostra reciproca memoria:
io non so, tu mi auguro
al tuo strambo paradiso,
amica mia che salvavi
in ogni orrore innocenze sfuggite
alla distrazione del boia

ho esaurito la lista,
non ho che un Dio
da farti salutare
ma se lo incontri per caso, non darti
pena di cercarlo per questo:
che altro? resto
…è l’ultima davvero
telefonata fra noi, ma vorrei
lo tenessi presente che l’amore
è il mancato appuntamento e insieme
il momento azzeccato

Dopo un addio

Ora
è dura davvero, per un di più
di te nel ricordo,
ma indicibilmente meno
di una tua ombra, una tua voce,
per un’ubbìa, pensa, che ti figura
alla ringhiera
già mentre salivo rincasando:
“come t’è andata oggi?”
ora che a un altro lo dici,
scopro che il difficile è questo:
l’essere
infelici con poco.

Similitudine a due

…hai la bellezza della farfalla che muore
sulla rovente lampada tenuta accesa
da un uomo insonne fino al giorno:
bruciata impronta del confine
fra il grande sogno e la notte breve.
Bellezza, un senso del nulla,
il solo forse,
che percepisce il mondo
che ci scruta dal fondo del suo specchio
dove riflette solo chi ci manca