Mater dolorosa

Talvolta
gli occhi di cenere materni
mi chiedono perchè
non soffoco la fiamma
della fronte

Povera madre mia.

Tu non saprai
come germiglino e si spengano
questi dolori,
che mostrano un mondo che procede,
mangia e dorme. Si è così
vili, madre, che ci si abitua
persino alla sofferenza.
E la si porta come una palla scura
che non vuole scoppiare.
Ma sono allenato
al dolore altrui, così
che le mie pene sono poca cosa.