Inventi

Inventi le mie forme,
Lo stile, è quello tuo…
Poso per ore davanti a te,
Mi dipingi di sole, anche se non c’è…
A un tratto, trovo me!
Inventi quei colori,
Le ombre su di me…
Poi chiudo gli occhi sul nome mio,
Quel che inventi son sogni, son sempre io…
Mi sento, dentro te!
Poi, mi scopro lì a volare il cielo su di me,
Mentre la mia mano cerca te…
Arrossisci un po’… Ma non vuoi più mandarmi via.
Inventi, la poesia!
Inventi, la poesia!
inventi quella luce,
Ma sono gli occhi miei!
Mentre ti guardo io non so più,
Dove finisco io e cominci tu,
Il sogno, la realtà…
Ogni volta io rinasco nei pensieri tuoi,
Colorato e folle più che mai!
Arrossisci un po’… Ma non vuoi più mandarmi via.
Inventi, la poesia!

Madame

Sono una rarità,
In tutta la città.
Di mostri come me,
Cerca in giro, ma non ce n’è!
Un occhio guarda là,
L’altro all’opposto, va…
Guarda le gambe, poi,
Sono due, non ci giurerei!
Ah, ah, ah!
Bella e perfetta, tu…
Non che ci abbia pensato, su…
Mi hai detto all’istante, si!
Ed il bello sta proprio qui…
Uomini intorno a te,
Ce n’è in fila anche tre per tre,
E la tua compagnia,
Si fa sempre più un’utopia!
Ah, ah, ah!
Se l’amore cieco, va…
E non guarda dove va,
Rassomiglia un poco a me,
Madame!
Madame!
Ma l’amore come va,
Zoppicando qua e la…
Ma tu insisti che mi vuoi, Oh…
Madame!
Madame!
Pollo!
Nanina!
Ora la mia metà,
Sarà forse di mezza età.
Ma dove si è vista mai,
Una femmina come lei…
Ha gli occhi storti e il naso in su,
Non è una donna, ma una gru!
I denti proprio no,
I capelli nemmeno un po’…
Ah, ah, ah!
Se l’amore, cieco va…
E non guarda dove va,
Rassomiglia un poco a me…
Madame!
Madame!
Ma l’amore come va,
Zoppicando qua e la,
Ma tu insisti che mi vuoi….
Madame!
Madame!