Stare insieme a te è stata una partita,
va bene hai vinto tu, tutto il resto è vita.
Ma se penso che l’amore è darsi tutto dal profondo
in questa nostra storia sono io che vado a fondo.
Ci vorrebbe un amico
per poterti dimenticar,
ci vorrebbe un amico
per dimenticare il male,
ci vorrebbe un amico
qui per sempre al mio fianco,
ci vorrebbe un amico
nel dolore e nel rimpianto.
Amore, amore illogico, amore disperato,
lo vedi sto piangendo, ma io ti ho perdonato.
E se amor che a nulla ho amato, amore, amore mio perdona
in questa notte fredda mi basta una parola.
Ci vorrebbe un amico
per poterti dimenticar,
ci vorrebbe un amico
per dimenticare il male,
ci vorrebbe un amico
qui per sempre al mio fianco,
ci vorrebbe un amico
nel dolore e nel rimpianto.
Ma vivere con te è stata una partita
il gioco è stato duro comunque sia finita
ma sarà la notte magica o forse l’emozione
io mi ritrovo solo davanti al tuo portone.
Ci vorrebbe un amico
per poterti dimenticar,
ci vorrebbe un amico
per dimenticare il male,
ci vorrebbe un amico
qui per sempre al mio fianco,
ci vorrebbe un amico
nel dolore e nel rimpianto.
Categoria: Antonello Venditti
Sara
Sara, svegliati è primavera.
Sara, sono le sette e tu devi andare a scuola,
Sara, prendi tutti i libri e accendi il motorino
e poi attenta, ricordati che aspetti un bambino.
Sara, se avessi i soldi ti porterei ogni giorno al mare,
Sara, se avessi tempo ti porterei ogni giorno a far l’amore,
ma Sara, mi devo laureare, e forse un giorno ti sposerò,
magari in chiesa, dove tua madre sta aspettando per poter piangere un po’.
Sara, tu va dritta non ti devi vergognare,
le tue amiche dai retta a me lasciale tutte parlare,
Sara, è stato solo amore, se nel banco no c’entri più,
tu sei bella, anche sei vestiti non ti stanno più.
Sara, mentre dormivi l’ho sentito respirare,
Sara, mentre dormivi ti batteva forte il cuore,
Sara, tu non sei più sola, il tuo amore gli basterà,
il tuo bambino, se ci credi nascerà
Sara, Sara, Sara ….
Che fantastica storia è la vita
Mi chiamo Antonio e faccio il cantautore,
e mio padre e mia madre mi volevano dottore,
ho sfidato il destino per la prima canzone,
ho lasciato gli amici, ho perduto l’amore.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamo Laura e sono laureata,
dopo mille concorsi faccio l’impiegata,
e mio padre e mia madre, una sola pensione,
fanno crescere Luca, il mio unico amore.
A volte penso che sia finita,
ma è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
E quando pensi che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamano Gesù e faccio il pescatore,
e del mare e del pesce sento ancora l’odore,
di mio Padre e mia Madre, su questa Croce,
nelle notti d’estate, sento ancora la voce.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamo Aicha°, come una canzone,
sono la quarta di tremila persone,
su questo scoglio di buona speranza,
scelgo la vita, l’unica salva.
E quando penso che sia finita,
è proprio adesso che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Sotto il segno dei pesci
Ti ricordi quella strada, eravamo io e te,
e la gente che correva, e gridava insieme a noi,
tutto quello che voglio, pensavo, è solamente amore,
ed unità per noi, che meritiamo un’altra vita
più giusta e libera se vuoi, corri amore, corri non aver paura.
Mi chiedevi che ti manca, una casa tu ce l’hai,
hai una donna, una famiglia, che ti tira fuori dai guai,
ma tutto quello che voglio, pensavo, è solamente amore,
ed unità per noi, che meritiamo un’altra vita
più giusta e libera se vuoi,
nata sotto il segno, nata sotto il segno dei pesci.
Ed il rock passava lento sulle nostre discussioni,
18 anni son pochi, per promettersi il futuro,
ma tutto quel che voglio, dicevo, è solamente amore,
ed unità per noi che meritiamo un’altra vita,
violenta e tenera se vuoi,
nata sotto il segno, nata sotto il segno dei pesci.
E Marisa se n’è andata, oggi insegna in una scuola,
vive male e insoddisfatta, e capisce perché è sola,
ma tutto quel che cerca e che vuole è solamente amore
ed unità per noi, che meritiamo un’altra vita,
violenta e tenera se vuoi,
nata sotto il segno, nata sotto il segno dei pesci.
E Giovanni è un ingegnere che lavora in una radio,
ha bruciato la sua laurea, vive solo di parole
ma tutto quel che cerca e che vuole è solamente amore
ed unità per noi, stretti in una libera sorte,
violenti e teneri se vuoi figli di una vecchia canzone
Le tue mani su di me
Le tue mani su di me,
è difficile chiamarti amore
quando basta aprire la finestra per capire
un’altra verità.
Le tue mani su di me,
è difficile chiamarti amore
quando il mondo sta vivendo sul tuo corpo innamorato
la sua vanità.
Una foglia stupida
cade a caso sull’asfalto e se ne va,
una fabbrica occupata sulle nuvole
e un fucile che rimpiange Waterloo,
un bambino che domanda come è nato
si risponde, sorridendo, che lo sa,
il bicchiere di cristallo sta cadendo…
non amarmi, non amarti, non ti riuscirà!
Le tue mani su di me,
è difficile chiamarmi amore
quando basta aprire la finestra per capire
un’altra verità…
Piero e Cinzia
Cinzia cantava le sue canzoni
e si scriveva i testi sul diario per sentirli ieri,
e proprio nell’ora di religione
quando tutto il mondo sembra buono, anche il professore.
E lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno,
e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno.
Piero suonava solo la musica reggae
e i suoi capelli erano serpenti neri di medusa Marley,
sposati in fretta e con un figlio in arrivo,
un figlio nuovo di zecca da crescere bene.
Partirono insieme, destinazione San Siro,
con tutto quello che avevano in tasca, un indirizzo sicuro,
e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno,
e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno.
E si che a Milano quel giorno era Giamaica,
con quelle palme immense sulle strade vuote , a 41 all’ombra,
e quando gli idranti spararono sul cielo,
qualcuno disse “Guarda verso il palco, c’è l’arcobaleno”
e venne la notte da centomila fiammelle,
la musica correva come un filo su tutta la mia pelle,
e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno,
e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno,
dai Cinzia torna a casa, dai Cinzia torna a casa.
Stella
Stella che cammini, nello spazio senza fine
fermati un istante, solo un attimo,
ascolta i nostri cuori caduti in questo mondo.
Siamo in tanti ad aspettare,
donaci la pace ai nostri simili,
pane fresco da mangiare,
proteggi i nostri sogni veri dalla vita quotidiana
e salvali dell’odio e dal dolore;
noi che siamo sempre soli nel buio della notte,
occhi azzurri per vedere.
Questo amore grande, grande, grande,
questo cielo si rischiara in un istante,
non andare via, non ci abbandonare!
Stella, stella mia resta sempre nel mio cuore!
Proteggi i nostri figli puri nella vita quotidiana
e salvali dall’odio e dal potere,
come il primo giorno, come nella fantasia,
occhi azzurri per vedere.
Grande, grande, grande,
questo cielo si rischiara in un istante.
Non andare via, lasciati cadere!
Stella, stella mia resta sempre nel mio cuore.
Lilly
Lilly …
Quattro buchi nella pelle
carta di giornale
nuda e senza scarpe
bianca, e non in ospedale
senza catene
senza denti per mangiare
una montagna di rifiuti
nessun latte ti potrà salvare…
Studiavamo insieme
viaggiavamo insieme
Lilly…
Quale treno ora?
Quale libro ora?
Quale amore ora ti si potrà ridare?
Lilly…
la mia stanza è gelata
dove sei andata?
I tuoi poeti maledetti,
le tue collane…
Lilly…
li dovevano arrestare
ti dovevano guarire
Lilly…
quattro arance la domenica mattina
dopo due anni
non mi riconoscevi
eravamo due bambini
io non ero il tuo dottore
non riuscivi a fare l’amore…
Lilly siringa, polizia
Quale treno ora?
Quale libro ora?
Quale amore ora,
ti si potra ridare?
Lilly amore,
amore mio..
Buona domenica
Buona domenica, passata in casa ad aspettare,
tanto il telefono non squilla più
e il tuo ragazzo ha preso il volo.
Buona domenica, tanto tua madre non capisce,
continua a dirti “Ma non esci mai?
Perché non provi a divertirti?”
Buona domenica, quando misuri la tua stanza,
finestra, letto e la tua radio che
continua a dirti che è domenica.
Ciao, ciao domenica, passata a piangere sui libri,
tanto lo sai che non ti interroga
e poi è domani, che ti frega.
Ciao, ciao buona domenica, davanti alla televisione,
con quegli idioti che ti guardano
e che continuano a giocare.
Ciao, ciao domenica, e tua sorella parla parla,
con quello sguardo da imbecille, poi
apre la porta la domenica.
Ciao, ciao domenica, passata a scrivere da sola,
venti minuti su una pagina
e proprio non ti puoi soffrire.
Ciao, ciao domenica, passata ad ascoltare dischi,
meno ti cerca e più ci stai a pensare
e questo tu lo chiami amore.
Ciao, ciao domenica, madonna non finisce mai,
sono le sei, c’è ancora il sole fuori,
nessuno a cui telefonare.
Ciao, ciao domenica, il tuo ragazzo non ti chiama,
tristezza nera nello stomaco,
e in testa voglia di morire.
Ma non morire di domenica, in questo giorno da buttare,
tutto va bene, guarda pure il sole,
aspetta ancora una domenica.
Ricordati di me
Ricordati di me, questa sera che non hai da fare,
e tutta la città è allagata da questo temporale
e non c’è sesso e non c’è amore, ne tenerezza nel mio cuore.
Capita anche a te di pensare che al di là del mare
vive una città dove gli uomini sanno già volare,
e non c’è sesso senza amore, nessun inganno nessun dolore,
e vola l’anima leggera.
Sarà quel che sarà, questa vita è solo un’autostrada,
che mi porterà alla fine di questa giornata,
e sono niente senza amore, sei tu il rimpianto e il mio dolore
che come il tempo mi consuma.
Lo sai o non lo sai, che per me sei sempre tu la sola,
chiama quando vuoi, basta un gesto forse una parola,
che non c’è sesso senza amore, è dura legge nel mio cuore,
che sono un’anima ribelle.
Ricordati di me, della mia pelle, ricordati di te com’eri prima,
il tempo lentamente ti consuma.
Ma non c’è sesso e non c’è amore, ne tenerezza nel tuo cuore
che raramente s’innamora.
Ricordati di me, quando ridi, quando sei da sola,
fidati di me, questa vita e questo tempo vola.
Notte prima degli esami
Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra
e un pianoforte sulla spalla,
come i pini di Roma la vita non li spezza,
questa notte è ancora nostra,
come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati.
Le bombe delle sei non fanno male,
è solo il giorno che muore, è solo il giorno che muore.
Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanza,
tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto,
stasera al solito posto, la luna sembra strana
sarà che non ti vedo da una settimana.
Maturità t’avessi preso prima, le mie mani sul tuo seno
è fitto il tuo mistero,
e il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani,
non fermare ti prego le mie mani
sulle tue cosce tese, chiuse come le chiese
quando ti vuoi confessare.
Notte prima degli esami, notte di polizia,
certo qualcuno te lo sei portato via,
notte di mamme e di papà col biberon in mano,
notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra,
notte di giovani attori di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni di coppe e di campioni,
notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere,
e gli aerei volano alto tra N.York e Mosca,
ma questa notte è ancora nostra,
Claudia non tremare, non ti posso far male, se l’amore è amore.
Si accendono le luci qui sul palco
ma quanti amici intorno che mi viene voglia di cantare,
forse cambiarti, certo un po’ diversi
ma con la voglia ancora di cambiare,
se l’amore è amore – se l’amore è amore – se l’amore è amore –
se l’amore è amore – se l’amore è amore …
Alta marea
Autostrada deserta al confine del mare
sento il cuore più forte di questo motore
Sigarette mai spente sulla radio che parla
io che guido seguendo le luci dell’alba
Lo so lo sai la mente vola
fuori dal tempo e si ritrova sola
senza più corpo né prigioniera
nasce l’aurora
Tu sei dentro di me come l’alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l’idea
sei l’immensa paura che tu non sia mia.
Lo so lo sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
Tu sei dentro di me come l’alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l’idea
sei l’immensa paura che tu non sia mia.
Lo so lo sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
Giulia
Giulia gli occhiali sul naso
che sfiora la mente
parla di uomini e donne
come solo lei sa
e la camera è bassa
e la mano piano piano che scende
trova la tua tenerezza e la sua verità
Giulia ci sa fare
Giulia è intelligente
Giulia è qualcosa di più
Giulia ti accarezza
Giulia lotta insieme
Giulia parla anche per te… ohh
è Giulia che ti tocca
è Giulia che ti porta
via da me…
dove il cammino è deserto
e il deserto è confine
calda la luce degli occhi ti guiderà
mentre io dovrei essere
il tuo, o il suo giustiziere
scopro la dolce vittoria della sua crudeltà
Giulia ci sa fare
Giulia è intelligente
Giulia e’ qualcosa di piu’
Giulia ti accarezza
accarezza la tua mente
Giulia lotta anche per te
è Giulia che ti tocca
è Giulia che ti porta
via da me…
Perché lei è solo la mia vita
lei è solo tutto il mondo
lei è solo una gran parte di me
lei è solo una bambiana
lei è solo troppo bella
lei è solo troppo anche per te
lei è solo un po’ confusa
e ti prego non portarla
via da me…
Giulia
Settembre
Stai con me
com’è difficile
strimgerti a me
con tutta l’anima
restiamo insieme fina a quando gli occhi tuoi
ancora chiusi troveranno gli occhi miei.
Stai con me per ogni lacrima
che cade giù da questa nuvola
quando la notte piano piano finirà
chissà chi è il primo di noi due che parlerà.
Settembre poi ci prenderà,
coi suoi venti di pioggia vincerà.
Adesso no, ferma il tuo attimo,
stringiti a me per questo secolo
quando la musica pian piano finirà,
come un miracolo poi l’alba nascerà.
Restiamo insieme fina a quando gli occhi tuoi
ancora chiusi troveranno gli occhi miei.
Settembre non ci troverà,
coi suoi venti non può, non vincerà.
Adesso si tutto è possibile
farlo così con tutta l’anima
quando la musica pian piano finirà,
chissà chi è il primo di noi due che parlerà