L’amore gli avrebbe portato molto dolore

Ma sebbene sapesse che l’amore gli avrebbe necessariamente portato molto dolore, tormento e umiliazioni, che avrebbe distrutto la sua pace e riempito il suo cuore di melodie, senza lasciargli la calma per dar forma completa a una cosa e forgiare, con serenità, qualcosa di interamente compiuto, egli accettò con gioia quell’amore, vi si abbandonò senza ritegno e vi dedicò tutte le forze del proprio sentimento, poichè sapeva che l’amore rende ricchi e dà vita, ed egli desiderava essere ricco e vivo, anzichè forgiare in pace qualcosa di interamente compiuto.

da Tonio Kröger

A volte puoi sentire l’anima lacerarsi

Perchè a volte, nei momenti più impensati, per strada, puoi sentire l’anima lacerarsi, catturata nella storia di qualcuno che ti è appena passato accanto. La maggior parte delle volte, però, quelle storie vengono sradicate e muoiono subito, senza che gli interessati si rendano conto di ciò che hanno perso. Rimane solo un leggero dolore che svanisce immediatamente, anche se in me a volte può durare ancora qualche ora, come se avessi avuto un piccolo aborto spirituale. E rimane una sorta di angoscia, la morte della storia.

da Che tu sia per me il coltello

Felicità incontestabile

Nutriva la più ferma fiducia di soverchiare la malinconia e il tedio infondati a cui soggiaceva trovando – o fingendo di trovare – in sè una modica dose di allegrezza. La credulità, questo acme della convinzione, lo aveva lasciato in uno stato di quiete incandescente. Ogniqualvolta partecipava a qualche celia o scherzo di bassa lega, non mancava mai di dirsi: “Ora non sono depresso, ora non sono annoiato.” Definiva il procedimento: “dimenticarsi dei guai.”
La maggioranza degli uomini oscilla perpetuamente nel dubbio se è o non è felice, se è o non è allegra. Questa è la condizione normale della felicità, giacchè il dubbio è una cosa naturalissima.
Solo Ryotaro dichiara: “Io sono felice,” e si persuade di esserlo davvero.
Ecco perchè il prossimo è portato a credere nella cosiddetta “felicità incontestabile” di lui. E alla fine una cosa gracile ma reale viene rinchiusa in una macchina potente di falsità. La macchina prende a funzionare a tutta forza. E il prossimo non si accorge neppure che Ryotaro è un ammasso di “autoimpostura”.

da Confessioni di una maschera

La bellezza è una cosa terribile e paurosa

La bellezza è una cosa terribile e paurosa. Paurosa, perchè è indefinibile, e definirla non si può, perchè Dio non ci ha dato che enigmi. Qui le due rive si uniscono, qui tutte le contraddizioni coesistono. Io, fratello, sono molto ignorante, ma ho pensato molto a queste cose. Quanti misteri! Troppi enigmi sulla terra opprimono l’uomo. Scioglili, se puoi, e torna salvo alla riva. La bellezza! Io non posso sopportare ch eun uomo, magari di cure nobilissimo e di mente elevata, cominci con l’ideale della Madonna e finisca con l’ideale di Sodoma. Ancora più terribile è quando uno ha già nel suo cuore l’ideale di Sodoma e tuttavia non rinnega nemmeno l’ideale della Madonna, anzi, il suo cuore brucia per questo ideale, e brucia davvero, sinceramente, come negli anni innocenti della giovinezza. No, l’animo umano è immenso, fin troppo, io lo rimpicciolirei. Chi lo sa con precisione che cos’è? Lo sa il diavolo, ecco! Quello che alla mente sembra un’infamia, per il cuore, invece è tutta bellezza. Ma c’è forse bellezza nell’ideale di Sodoma? Credimi, proprio nell’ideale di Sodoma la trova l’enorme maggioranza degli uomini! Lo conoscevi questo segreto, o no? La cosa paurosa è che la bellezza non solo è terribile, ma è anche un mistero. E’ qui che Satana lotta con Dio, e il loro campo di battaglia è il cuore degli uomini. Già, la lingua batte dove il dente duole.

da I fratelli Karamazov

Antipatia

Un giorno un uomo un po’ pigro che non si era mai interessato di politica perchè non riteneva affatto, nonostante i rimproveri che gli piovevano da tutte le parti, che «ogni azione umana è una azione politica», udì il telefono squillare in modo che gli parve antipatico.
Quest’uomo, contrariamente a molti che possiedono la certezza di spiegare ogni cosa con la ragione, spesso non spiegava un bel nulla e, forse a causa della sua pigrizia, si accontentava di ricevere dagli uomini e dalle cose dei segnali che, senza alcuna spiegazione, contenevano già la spiegazione. Se quel giorno, ad esempio, il suono del telefono era antipatico ciò non costituiva una legge da «approfondire» con la ragione, bensì un caso, perchè, infatti, altre volte il suono era simpatico, saltellante, o frivolo, o pettegolo, e preannunciava qualcosa di buono e di amichevole.

da Sillabari

Odio gli indifferenti

Odio gli indifferenti, perchè mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime… vivo. Sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.

da Scritti giovanili

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Non tutte le prigioni hanno le sbarre: ve ne sono molte altre meno evidenti da cui è difficile evadere, perché non sappiamo di esserne prigionieri. Sono le prigioni dei nostri automatismi culturali che castrano l’immaginazione, fonte di creatività.

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Il numero che anni fa mi diede una certa notorietà era questo: facevo sparire una grossa oca. La mettevo sotto un telo scuro e lei spariva.Nessuno capiva come facessi. Vi dirò la verità: neanche io. Era l’oca che era brava.

Il sorriso

Il sorriso arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. Nessuno è così ricco da poterne fare a meno nè così povero da non poterlo donare. Se poi incontri chi non te lo offre, sii generoso e porgigli il tuo: ha più bisogno di un sorriso colui che non sa offrirlo.

Puro e vuoto

Diceva un foglio bianco come la neve: “Sono stato creato puro, e voglio rimanere così per sempre. Preferirei essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir toccato da ciò che è impuro”. Una boccetta di inchiostro sentì ciò che il foglio diceva, e rise nel suo cuore scuro, ma non osò mai avvicinarsi. Sentirono le matite multicolori, ma anch’esse non gli si accostarono mai. E il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre – puro e casto – ma vuoto

L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo

L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Essere laici, liberali, non significa nulla, quando manca quella forza morale che riesca a vincere la tentazione di essere partecipi a un mondo che apparentemente funziona, con le sue leggi allettanti e crudeli. Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società.

da Vie Nuove

Prova anche tu

Prova anche tu,una volta che ti senti solo o infelice o triste, a guardare fuori dalla soffitta quando il tempo è cosi bello. Non le case o i tetti, ma il cielo. Finché potrai guardare il cielo senza timori, sarai sicuro di essere puro dentro e tornerai ad essere felice.

da Diario