l tempo scorre e sta venendo sera
ti sto cercando con la fantasia
con una specie di felicità
sto già pensando a te.
Tra le diverse direzioni prese
verso paesi irraggiungibili
ed io nascosta tra le mie difese
sto ricordando te.
E se l’immagine è confusa
il tuo colore non sbiadisce
e sta parlandomi di te
questa giornata che finisce qui.
Domani cambiano l’arredamento
e forse cambio lentamente io
ma dentro a questo nuovo mutamento
ho già nascosto te.
Oggetti qui disordinatamente
dovrei decidermi a buttarli via
ma qualche cosa misteriosamente
mi riporta a te.
Una finestra che si chiude
ma sto guardando tra le tende
e mi sorprende la città
che ti cerca come faccio io;
e se il cervello prende il sopravvento
nasconde voci da buttare via
ma tira un vento che conosco già
mi sembra nostalgia
Categoria: Fiorella Mannoia
Oh che sarà
Ah che sarà che sarà
che vanno sospirando nelle alcove
che vanno sussurrando in versi e strofe
che vanno combinando in fondo al buio
che gira nelle teste e nelle parole
che accende candele nelle processioni
che va parlando forte nei portoni
e grida nei mercati che con certezza
sta nella natura nella bellezza
quel che non ha ragione ne mai ce l’avrà
quel che non ha rimedio ne mai ce l’avrà
quel che non ha misura.
Ah che sarà che sarà
che vive nell’idea di questi amanti
che cantano i poeti più deliranti
che giurano i profeti ubriacati
che sta sul cammino dei mutilati
e nella fantasia degli infelici
che sta nel dai e dai delle meretrici
nel piano derelitto dei bambini
ah che sarà che sarà
quel che non ha decenza ne mai ce l’avrà
quel che non ha censura ne mai ce l’avrà
quel che non ha ragione.
Ah che sarà che sarà
che tutti i loro avvisi non potranno evitare
che tutte le risate andranno a sfidare
che tutte le campane andranno a cantare
e tutti i figli insieme a consacrare
e tutti i figli insieme a purificare
e i nostri destini ad incontrare
perfino il Padre Eterno da così lontano
guardando quell’inferno dovrà benedire
quel che non ha governo ne mai ce l’avrà
quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà
quel che non ha giudizio.
Ah che sarà che sarà
quel che non ha governo ne mai ce l’avrà
quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà
quel che non ha giudizio.
Ha che sara’ che sarà
quel che non ha governo ne mai ce l’avrà
quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà
quel che non ha giudizio
Quello che le donne non dicono
Ci fanno compagnia certe lettere d’amore
parole che restano con noi,
e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
è una mancata verità che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po’
è per la voglia di piacere a chi c’è già o potrà arrivare a stare con noi,
siamo così
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro “si”.
In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine
che tornano, ma chi le ascolterà…
E dalle macchine per noi
i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più
se c’è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un po’
è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
ancora con noi.
Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate,
ma potrai trovarci ancora qui
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro “si”,
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro “si”
Occhi neri
Occhi neri occhi neri
assoluti e sinceri
occhi amati e sognati
occhi desiderati
La bellezza è cattiva
la mia strada non ci arriva
e il mio amore non sa perché
Occhi neri e distanti
calamita e diamanti
occhi belli e impazienti
due sparvieri vibranti
Che ti lasciano muto
tramortito, seduto
e non riesci a capire perché
Occhi senza ritorno se ne va un altro giorno
occhi senza parole io li guardo passare
finirà questa neve questo inverno sarà breve
e il coraggio magari verrà
Occhi neri occhi neri
assoluti e sinceri
occhi attesi e cercati
occhi sconsiderati
La bellezza è cattiva
la mia mano non ci arriva
ed io ancora non so bene perché
Occhi senza ritorno è arrivato il mio giorno
occhi senza parole io non so più aspettare
scioglierò questa neve questo aprile sarà breve
e il mio amore lo ricorderà
Scioglierò questa neve il dolore sarà lieve
e il mio amore lo ricorderà
Il tempo non torna più
Spesso le nostre giornate si complicano
mentre le perplessità rimangono qui
E ci si sposta lontano
in un orizzonte piu’ strano
E i conti gia’ fatti non tornano mai
No il tempo non torna più
e ieri non eri tu, oggi chi sei?
Cos’è che cambia la vita in noi?
E quello che adesso hai
domani non lo vorrai
Spesso le nostre coscienze ci mormorano
frasi che poi nascondiamo dentro di noi
e ci sentiamo colpiti
per come veniamo cambiati
parole nascoste non escono mai
No, il tempo non torna più
e forse rimani tu con quello che hai
cos’è che grida nascosto in noi?
stanotte non dormirai
ma non capirai
No il tempo non torna più
e ieri non eri tu
oggi chi sei?
Vedi il tempo non torna più
No il tempo non torna più
vedi il tempo non torna più
No il tempo non torna più
I treni a vapore
Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno perché voglio sognare
e nel sogno stringo i pugni
tengo fermo il respiro e sto ad ascoltare.
Qualche volta sono gli alberi d’Africa a chiamare
altre notti sono vele piegate a navigare.
Sono uomini e donne piroscafi e bandiere
viaggiatori viaggianti da salvare.
Delle città importanti mi ricordo Milano
livida e sprofondata per sua stessa mano.
E se l’amore che avevo non sa più il mio nome.
E se l’amore che avevo non sa più il mio nome.
Come i treni a vapore come i treni a vapore
di stazione in stazione di porta in porta
e di pioggia in pioggia
di dolore in dolore
il dolore passerà.
Come i treni a vapore
come i treni a vapore
il dolore passerà.
Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno perché so sognare
e mi sogno i tamburi della banda che passa
o che dovrà passare.
Mi sogno la pioggia fredda e dritta sulle mani
i ragazzi della scuola che partono
già domani.
Mi sogno i sognatori che aspettano la primavera
o qualche altra primavera da aspettare ancora
fra un bicchiere di neve
e un caffè come si deve
quest’inverno passerà.
E se l’amore che avevo non sa più il mio nome.
E se l’amore che avevo non sa più il mio nome.
Come i treni a vapore come i treni a vapore
di stazione in stazione e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
di dolore in dolore
il dolore passerà
Al fratello che non ho
Avere vent’anni, non è mica facile
ci vuole una vita per imparare
ci vogliono giorni passati a combattere
e lunghissime notti per recuperare
ci vuole una testa di legno, perchè inciampare è più facile
ed un cuore di stagno da rimodellare
ci vogliono sogni più duri di un’incudine
perchè la solitudine li può schiacciare
Al fratello che non ho
potrei spiegare mille trucchi per soffrire meno
il fratello che non ho
almeno non farebbe come me
Chissà se anche mio padre mi vedeva così
perso in inutili battaglie con nemici invisibili
e se capiva e non poteva dirmi
“vivile almeno tu, queste angoscie magiche che non tornano più”
ma dico:
avere vent’anni non sarà mica semplice
ci sono troppi minuti da non sprecare
ci sono certezze di burro che resistono ai secoli
e tanti dubbi di marmo da sgretolare
Al fratello che non ho
potrei spiegare mille trucchi per soffrire meno
il fratello che non ho
almeno non farebbe come me.
Caffè nero bollente
Ammazzo il tempo bevendo
caffè nero bollente
in questo nido scaldato
già dal sole paziente
ma tu che smetti alle tre
poi torni a casa da me
tu che non senti più niente
mi avveleni la mente
Un filo azzurro di luce
scappa dalle serrande
e cerco invano qualcosa
da inventare in mutande
un’automobile passa
e una mosca vola bassa
mi ronza gira gira
ma sbaglio la mira
Vorrei cercare qualche cosa da fare fuori
e camminare senza orgoglio
darsi a un rubacuori
Ma io come Giuda
so vendermi nuda
la strada conosco
attirarti nel bosco
attirarti nel bosco attirarti
Voci di strada all’orecchio
tutto è poco eccitante
in questo inverno colore
caffè nero bollente
ammazzo il tempo così
ma scapperò via di qui
da questa casa galera
che mi fa prigioniera
Con gli occhi chiusi
a mille miglia per conto mio
odio la sveglia che mi sveglia
oh mio Dio
Ma io come Giuda
so vendermi nuda
da sola sul letto
mi abbraccio mi cucco
malinconico digiuno
senza nessuno
Io non ho bisogno di te
perchè io non ho bisogno di te
io non ho bisogno di te
perchè io non ho bisogno
delle tue mani, mi basto sola
E ammazzo il tempo bevendo
caffè nero bollente
in questo nido scaldato
ormai da un sole paziente
che brucia dentro di me
che è forte come il caffè
un pomeriggio così,
no, non voglio star qui
E poi mi fermo
per guardarmi un istante
le smagliature della vita
sono tante
Un ballo in cucina
e sono ancora bambina
un pranzo da sposa
e butterò giù qualcosa
e questa voglia che non passa
mentre dentro bussa
Io non ho bisogno di te
perchè io non ho bisogno di te
Io non ho bisogno di te
perchè io non ho bisogno di te
La vita che vuoi
Le ragazze innamorate che coltivano ansietà
si ritrovano cambiate ogni volta che si svegliano
però camminano per mano
e si difendono così
e quando parlano più piano
hanno il domani dietro l’angolo
le ragazze incuriosite del futuro che verrà
tra le noiose mattinate, le campane che non suonano
e si regalano canzoni
aprendo il cuore e gli occhi no
e si ricopiano le frasi
che si nascondono nell’anima
i pensieri stanno scavalcando la realtà
tra le notti che cancellano le quotidianità
tra le pagine di un diario che nessuno legge mai
tra la vita che vuoi
e la vita che invece avrai
le ragazze innamorate soprattutto di un’idea
che si sono addormentate e naturalmente sognano
e si ritrovano lontano
dove non sono state mai
e dove sentono quel suono
che si nascondono nell’anima
e aprono le braccia verso un’infinita scia
verso un mondo che non trovi dentro una fotografia
tra le favole che qui nessuno raccontava mai
tra la vita che vuoi
e la vita che invece avrai
Le notti di maggio
Se questa è una canzone con cui
si puo’ parlare
se in questa notte di maggio io
ti penso ad ascoltare
certe piccole voci che a volte
vanno al cuore
in questi momenti
con l’aria che si muove
io conosco la mia vita e
ho visto il mare
e ho visto l’amore
da poterne parlare
ma nelle notti di maggio non
può bastare la voce
di una canzone per
lasciarsi andare
amore su quel treno
che è già un ritorno
amore senza rimpianto
e senza confronto
che conosci la tua vita
ma non hai visto il mare
e non hai l’amore
per poterne parlare
ma è una notte di maggio
che ci si può aspettare di più?
e se questa è una canzone
con cui davvero si può parlare
in questa sera ferita
da non lasciarsi andare
in questa notte da soli
che non ci si può vedere
e non ci si può contare
ma solo ricordare
io conosco la mia vita
e ho visto il mare
e ho visto l’amore vicino
da poterlo toccare
ma nelle notti di maggio
non può bastare
la voce di una canzone
per lasciarsi andare
nelle notti come questa
che ci si può
aspettare se non una canzone
per farsiricordare
da te
I Dubbi Dell’amore
Se una mattina io
mi accorgessi che con l’alba sei partito
con le tue valigie verso un’altra vita…
riempirei di meraviglia la città.
Ma forse dopo un po’
prenderei ad organizzarmi l’esistenza,
mi convincerei che posso fare senza,
chiamerei gli amici con curiosità
…e me ne andrei da qua
Cambierei tutte le opinioni
e brucerei le foto;
con nuove convinzioni
mi condizionerei,
forse ringiovanirei
e comunque ne uscirei
non so quando,
non so come
Ma se domani io
mi accorgessi che ci stiamo sopportando
e capissi che non stiamo più parlando…
ti guardassi… e non ti conoscessi più
io dipingerei di colori i muri
e stelle sul soffitto…
ti direi le cose che non ho mai detto,
che pericolo la quotidianità!
e la tranquillità..
Dove sei, come vivi dentro?
C’e’ sempre sentimento
nel tuo parlare piano
e nella tua mano
c’e’ la voglia di tenere
quella mano nella mia?
Tu dormi e non pensare
ai dubbi dell’amore
ogni stupido timore e’ la prova che ti do…
e rimango e ti cerco…
non ti lascio più…
non ti lascio più