Io ti cercherò

Come è strano incontrarti di sera in mezzo alla gente, salutarci come due vecchi amici “Ehi ciao come stai?”, quando un giorno di notte m’hai detto “non ti lascerò mai”, quando un giorno di notte t’ho detto “non ti lascerò mai”.
E adesso siamo occhi negli occhi e non serve a niente parlare, ho la mappa di tutti i tuoi nei, la potrei disegnare. Nei tuoi occhi ritrovo i miei giorni di qualche anno fa, le domeniche senza far niente e voglia di sincerità. Parliamo un po’, raccontami quello che fai, sei la stessa che un giorno m’ha detto “non ti lascerò mai”, quando un giorno di notte m’hai detto “non ti lascerò mai”, quando un giorno di notte t’ho detto “non ti lascerò mai” .
Io ti cercherò negli occhi delle donne che nel mondo incontrerò e dentro quegli sguardi mi ricorderò di noi, chissà se si chiamava amore. Nei tuoi occhi mi ritrovo nell’attimo prima in cui sto per baciarti, l’universo si ferma un’istante perché vuole ammirarti, tutto il resto mi passa alle mani come la sabbia del mare, resta solo un diamante che brilla e che continua a brillare. Ogni volta che mi torni in mente continua a brillare in un angolo della mia mente, ti continuo ad amare.
Io ti cercherò negli occhi delle donne che nel mondo incontrerò e dentro quegli sguardi mi ricorderò di noi, chissà se si chiamava amore.

12 anni

Non ho bisogno di un viaggio in irlanda
l’idea di una lingua diversa
mi destabilizza non poco
non credo sia l’unica via di salvezza
al mio stato confuso
non ho bisogno di un altro controllo un medico
può solamente dirmi
di stare più attento
fumare solo dopo pranzo
e stare più tranquillo
Amico ti credo se mi dici che
tornare indietro è impossibile
ma amico mio io però
io ci proverò
Voglio avere dodici anni ancora
giocare con i miei compagni di scuola
tutto il giorno sotto casa
nel cortile della chiesa
quando la vita non faceva paura
Non ho bisogno di un abito scuro da messa
la pasqua è finita e non sono
invitato alla festa
il sabato sera sai mi stanca
e il mio nome non è in lista
Amico ti credo se mi dici che
tornare indietro è impossibile
ma amico mio io però
io ci proverò
Voglio avere dodici anni ancora
giocare con i miei compagni di scuola
tutto il giorno sotto casa
nel cortile della chiesa
quando la vita non faceva paura
Nell’ottantacinque
nevicava a Roma
mio padre mi portava nel parco
vicino alla scuola
e su una busta di plastica
a tutta velocità
non avevo mai paura
a quell’età

L’angelo azzurro

Con la luce il tuo profilo
ha un colore indefinito
la tua immagine riflette
su un discorso che non smette
La chiarezza nei tuoi occhi
le parole affascinanti
che si dicono due amanti
ma davvero siamo noi?

Se sei tu l’angelo azzurro
questo azzurro non mi piace
la bellezza non mi dice
le parole che vorrei
quanti baci e tradimenti
lacrimoni e pentimenti
fan di te una donna sola
che da sola resterà

Con il sole e con la pioggia
ti bagnavi sempre tu
ero pronto ad asciugarti
ma non ce la faccio più

E per chiudere il discorso
voglio dirti amore mio
questo è un arrivederci
e non è certo un addio

Sarà facile incontrarsi
educato salutarsi
quell’azzurro di sicuro
non mi incanterà mai più

Il mio orgoglio è ancora vivo
e non morirà con te
lascia stare quell’azzurro
che non è adatto a te

Se sei tu l’angelo azzurro
questo azzurro non mi piace
la bellezza non mi dice
le parole che vorrei
quanti baci e tradimenti
lacrimoni e pentimenti
fan di te una donna sola
che da sola resterà.

Ho imparato a sognare

Ho imparato a sognare,
che non ero bambino
che non ero neanche un’età
Quando un giorno di scuola
mi durava una vita
e il mio mondo finiva un po’ là
Tra quel prete noioso
che ci dava da fare
e il pallone che andava
come fosse a motore
C’era chi era incapace a sognare
e chi sognava già
Ho imparato a sognare
e ho iniziato a sperare
che chi c’ha d’avere avrà
ho imparato a sognare
quando un sogno è un cannone,
che se sogni
ne ammazzi metà
Quando inizi a capire
che sei solo e in mutande
quando inizi a capire
che tutto è più grande
C’era chi era incapace a sognare
e chi sognava già

Tra una botta che prendo
e una botta che do
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
che se cado una volta
una volta cadrò
e da terra, da lì m’alzerò

C’è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò

Ho imparato a sognare,
quando inizi a scoprire
che ogni sogno
ti porta più in là
cavalcando aquiloni,
oltre muri e confini
ho imparato a sognare da là
Quando tutte le scuse,
per giocare son buone
quando tutta la vita
è una bella canzone
C’era chi era incapace a sognare
e chi sognava già

Tra una botta che prendo
e una botta che do
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
che se cado una volta
una volta cadrò
e da terra, da lì m’alzerò

C’è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò

Accetta il consiglio

Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent’anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.

Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica.

I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.

Fa’ una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!

Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Lavati i denti.

Non perdere tempo con l’invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa…

Conserva tutte le vecchie lettere d’amore,
butta i vecchi estratti-conto.

Rilassati!

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio.

Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.

Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant’anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E’ il più grande strumento che potrai mai avere.

Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.

Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.

Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.

Vivi a New York per un po’, ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po’, ma lasciala prima che ti rammollisca.

Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant’anni, sembreranno di un ottantacinquenne.

Sii cauto nell’accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio… per questa volta.

Sòlo le pido a Dios

Sólo le pido a Dios
que el dolor no me sea indiferente,
que la reseca muerte no me encuentre
vacío y solo sin haber hecho lo suficiente.

Sólo le pido a Dios
que lo injusto no me sea indiferente,
que no me abofeteen la otra mejilla
después que una garra me arañó esta suerte.

Sólo le pido a Dios
que la guerra no me sea indiferente,
es un monstruo grande y pisa fuerte
toda la pobre inocencia de la gente.

Sólo le pido a Dios
que el engaño no me sea indiferente
si un traidor puede más que unos cuantos,
que esos cuantos no lo olviden fácilmente.

Sólo le pido a Dios
que el futuro no me sea indiferente,
desahuciado está el que tiene que marchar
a vivir una cultura diferente.

Sólo le pido a Dios,
que la guerra no me sea indiferente
es un monstruo grande y pisa fuerte
toda la pobre inocencia de la gente.

Solamente chiedo a Dio
che il dolore non mi sia indifferente
che la rude morte non mi trovi
vuoto e solo, senza aver fatto abbastanza.

Solamente chiedo a Dio,
che l’ingiustizia non mi sia indifferente
che non mi schiaffeggino l’altra guancia
dopo che l’artiglio graffiò questo destino

Solamente chiedo a Dio
che la guerra non mi sia indifferente
è un mostro grande e calpesta forte
tutta la povera innocenza della gente

Solamente chiedo a Dio
che l’inganno non mi sia indifferente
Se un traditore può più di alcuni
che questi alcuni non lo dimentichino facilmente.

Solamente chiedo a Dio
che il futuro non mi sia indifferente
Disgraziato è colui che deve andarsene
a vivere una cultura differente.

Solamente chiedo a Dio
che la guerra non mi sia indifferente
è un mostro grande e calpesta forte
tutta la povera innocenza della gente

Grazie alla vita

Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato due occhi
Che quando li apro
Chiaramente vedo
Il nero e il bianco,
Chiaramente vedo il cielo alto
Brillare al fondo,
Nella moltitudine
L’uomo che amo.
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato l’udito
Così certo e chiaro
Sento notti e giorni
Grilli e canarini
Turbini martelli
E lunghi pianti di cani
E la voce tenera
del mio amato
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato il passo
Dei miei piedi stanchi
Con loro ho attraversato
Città e pozze di fango
Lunghe spiagge vuote
Valli e poi alte montagne
E la tua casa la tua strada
Il tuo cortile
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Del mio cuore in petto
Il battito chiaro
Quando guardo il frutto
Della mente umana
Quando vedo la distanza
Tra il bene e il male
Quando guardo il fondo
Dei tuoi occhi chiari
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto
Mi ha dato il sorriso
E mi ha dato il pianto
Così io distinguo
La buona o brutta sorte
Così le sensazioni che fanno
Il mio canto
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto

I dreamed a dream

There was a time when men were kind
When their voices were soft
And their words inviting
There was a time when love was blind
And the world was a song
And the song was exciting
There was a time
Then it all went wrong

I dreamed a dream in time gone by
When hope was high,
And life worth living
I dreamed that love would never die
I dreamed that God would be forgiving.

Then I was young and unafraid
When dreams were made and used,
And wasted
There was no ransom to be paid
No song unsung,
No wine untasted.

But the tigers come at night
With their voices soft as thunder
As they tear your hopes apart
As they turn your dreams to shame.

He slept a summer by my side
He filled my days with endless wonder
He took my childhood in his stride
But he was gone when autumn came

And still I dream he’ll come to me
And we will live our lives together
But there are dreams that cannot be
And there are storms
We cannot weather…

I had a dream my life would be
So different from this hell I’m living
So different now from what it seemed
Now life has killed
The dream I dreamed.

C’era un tempo in cui gli uomini
erano gentili e le loro voci soavi
e le loro parole attraenti
C’era un tempo in cui l’amore era cieco
e il mondo era una canzone
e la canzone era eccitante
c’era un tempo
poi tutto andò male

Ho fatto un sogno nel tempo andato
quando la speranza era grande
e valeva la pena di vivere
Ho sognato che l’amore non sarebbe mai morto
Ho sognato che Dio fosse misericordioso

Allora ero giovane e impavida
quando i sogni erano fatti, usati
e sprecati,
non c’era riscatto da pagare,
nè canzoni non cantate
nè vini non provati

Ma le tigri vengono la notte
con le loro voci soffici come il lampo
mentre distruggono le tue speranze
e trasformano i tuoi sogni in vergogna

Lui dormì una notte da me
riempì la vita di una meraviglia infinita
prese la mia gioventù nei suoi passi
ma se ne era andato quando l’autunno venne

E ancora sogno che verrà da me
e vivremo le nostre vite insieme
ma ci sono sogni che non possono essere
e ci sono tempeste
che non possiamo affrontare

Ho sognato come doveva essere la mia vita
così diversa dall’inferno che sto vivendo
così diverso adesso da ciò che sembrava
adesso la vita ha ucciso
il sogno che ho fatto

da Les Miserables

Arrivederci

Arrivederci
dammi la mano e sorridi
senza piangere.
Arrivederci
per una volta ancora
è bello fingere
Abbiamo sfidato l’amore
quasi per gioco
ed ora fingiamo di lasciarci
soltanto per poco.
Arrivederci
esco dalla tua vita, salutiamoci.
Arrivederci
questo sarà l’addio
ma non pensiamoci.
Con una stretta di mano
da buoni amici sinceri
ci sorridiamo per dir
arrivederci.
Abbiamo sfidato l’amore
quasi per gioco
ed ora fingiamo di lasciarci
soltanto per poco.
Arrivederci
esco dalla tua vita, salutiamoci.
Arrivederci
questo sarà l’addio
ma non pensiamoci.
Con una stretta di mano
da buoni amici sinceri
ci sorridiamo per dir
arrivederci.

Io che amo solo te

C’è gente che ha avuto mille cose
Tutto il bene, tutto il male del mondo
Io ho avuto solo te
E non ti perderò
Non ti lascerò
Per cercare nuove aventure
C’è gente che ama mille cose
E si perde per le strade del mondo
Io che amo solo te
Io mi fermerò
E ti regalerò
Quel che resta della mia gioventù
Io che amo solo te
Io mi fermerò
E ti regalerò
Quel che resta della mia gioventù
Quel che resta della mia gioventù

In cerca di te

Solo me ne vo per la città
passo tra la folla che non sa
che non vede il mio dolore
cercando te, sognando te, che più non ho.
Ogni viso guardo e non sei tu
ogni voce ascolto e non sei tu
Dove sei perduto amore?
Ti rivedrò, ti troverò, ti seguirò.

Io tento invano di dimenticar
il primo amore non si può scordar
è scritto un nome, un nome solo in fondo al cuor
ti ho conosciuto ed ora so che sei l’amor,
il vero amor, il grande amor.

Solo me ne vo per la città
passo tra la folla che non sa
che non vede il mio dolore
cercando te, sognando te, che più non ho.

E’scritto un nome, un nome solo in fondo al cuor
ti ho conosciuto ed ora so che sei l’amor,
il vero amor, il grande amor.

Sola me ne vo per la città
passo tra la folla che non sa
che non vede il mio dolore
cercando te, sognando te, che più non ho.

Cercando te, sognando te, che più non ho.
Perduto amor!

Messico e nuvole

Lei è bella, lo so
è passato del tempo e io
ce l’ho nel sangue ancor…
e vorrei e vorrei
ritornare laggiù da lei,
ma so che non andrò
questi son sentimenti di contrabbando
meglio star qui seduto
guardare il cielo davanti a me…

Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America
e il vento suona la sua armonica
che voglia di piangere ho…

Intorno a lei, intorno a lei
una chitarra risuonerà
per tanto tempo ancor…
è il mio amore per lei
che i suoi passi accompagnerà
nel bene e nel dolor…
questi son sentimenti di contrabbando
meglio star qui seduto
guardare il cielo davanti a me…

Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America
e il vento suona la sua armonica
che voglia di piangere ho…

Chi lo sa come fa
quella gente che va fin lá
a pronunciare un sì, ma…
mentre sa che è già
provvisorio l’amore che
c’è, si, ma forse no…
queste son situazioni di contrabbando
meglio star qui seduto
guardare il cielo davanti a me…

Il mondo prima che arrivassi te

Era bello vedere che il verde ritorna e che si svegliano i ghiri
era bello sapere che dopo l’inverno la voglia ritorna anche a te
era bello sapere che solo d’estate come gli insetti sui fiori
era bello vedere i capelli bruciare e cambiare colore
era bello vederti nuotare andare in fondo per poi risalire
era bello star svegli la notte e tutto il giorno dormire

il mondo prima che arrivassi te

era bello cadere d’autunno sopra le foglie come le foglie
era bello sentirti cantare giù per le scale
era bello vederti ballare
era bello, era bello

il mondo prima che arrivassi te

era bello il cielo d’inverno come i tuoi denti
era bello sentire le tue mani fredde cercare qualcosa di me
era bello i tuoi piedi sopra le cosce
un po’ come fossimo in moto
ma distesi sul letto mio fresco
quasi come guidassi tu

il mondo prima che arrivassi te

Agosto

Agosto
è il mese più freddo dell’anno
L’inverno si sposta sei mesi in avanti
e non è il polo sud
qui non è il polo sud

Agosto
La sveglia che rompe il silenzio
Qualcuno è in vacanza
e lei suona per ore
che freddo che fa

Agosto
ti affacci su un cuore malato
le cinque di sera ed è già buio pesto
l’inverno d’agosto

Il ghiaccio
si posa e ricopre le cose
l’attesa del caldo congela anche i morti
che freddo che fa

Se non è vero che hai paura
non è vero che ti senti solo
non è vero che fa freddo
allora perché tremi in questo agosto?

Agosto
è scritto sul tuo calendario
forse hai dormito sei mesi
ma sei così stanco
tanto stanco

Agosto
è il mese più freddo dell’anno
nell’altro emisfero lo chiamano inverno
l’agosto

Non ti dimentico

Aprendo gli occhi vedo
che il giorno arriva piano
se non ci fossero le nuvole
sarebbe tutto più semplice.
Di luce accenderò
le ore del mattino
per poterti dire che
non ti dimentico.

se non ci fossero le nuvole
sarebbe tutto più facile.
Cercare le parole
la frase più normale
per poterti dire che
non ti dimentico.
Se non ci fosse il vento
che ruba il sonno al mare
se non ci fossero le nuvole
che all’improvviso ritornano
io ti raggiungerei
tra l’orizzonte e il cielo
per poterti dire che
non ti dimentico.

se non ci fossero le nuvole
sarebbe tutto possibile
io sono qui
non ti dimentico.