Ai vecchi
tutto è troppo.
una lacrima nella fenditura
della roccia può vincere
la sete quando è così scarsa. fine
e vigilia della fine chiedono
poco, parlano basso.
ma noi, nel pieno dell’età,
nella fornace dei tempi, noi? pensaci.
Categoria: Mario Luzi
La notte lava la mente
Poco dopo si è qui come sai bene,
fila d’anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo, chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita, figge un punto.
Raramente qualche gabbiano appare.
Dorme e sente nel suo sangue notturno
Dorme e sente nel suo sangue notturno
Transitare il tempo, le ere,
sfacimento e sfacimento
del mondo, creato ed increato,
sente un dolore insensato
per sé e non esistente,
ma ecco, d’improvviso
lei è, lei è fatta
grazia e croce
di un attimo,
di sé.
Per un attimo lei è,
oh gloria,
oh sgomento.
Lei è, figlia
di che sterminio
di tempi, casi,
eventi, genitrice
di quante infinità,
ha e non ha
il destro a domandarlo.
S’acquatta, è portata via, si perde
nella sua santa nullità –
lei dorme. Sa e non sa.