Roma è la città più stupida e prosaica che conosco. Non è un posto per nessuno che abbia testa o cuore.
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Possis nihil Urbe Roma visere maius
Che tu non possa mai vedere nulla di più grande di Roma.
Tante volte sotterrata e disotterrata
Venezia, metà donna, metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell’Adriatico. Roma invece, tante volte sotterrata e disotterrata, continua nel suo solenne seppellimento. Non vi è cosa che non si inclini, che non ceda, che non si comprima e che non scavi la propria fossa.
Ti ricordi ancora di Roma?
Ti ricordi ancora di Roma, cara Lou? Com’è nella tua memoria? Nella mia rimarranno un giorno solo le sue acque, queste limpide, stupende, mobili acque che vivono nelle sue piazze; e le sue scale, che sembrano modellate su acque cadenti, tanto stranamente un gradino scivola dall’altro come onda da onda; la festosità dei suoi giardini e la magnificenza delle grandi terrazze; e le sue notti, così lunghe, silenziose e colme di stelle.
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Solo a Roma ci si può preparare a comprendere Roma.
Quel luogo consacrato dai millenni
Soltanto in quel luogo consacrato dai millenni tutto ciò che c’è stato e ci sarà può convivere con tutto: l’alto e il basso, il vecchio e il nuovo, la religione e l’empietà, il fasto e la miseria, persino Dio e il Diavolo sembravano aver trovato un equilibrio stabile e duraturo in quella città, dove tutto è già accaduto, e mica una sola volta! Mille volte.
La «mia» città
Sono nata a Hollywood, sono cresciuta a Parigi, ma è solo a Roma che sento come la «mia» città.
Tuttavia Roma è la mia città
Tuttavia Roma è la mia città. Talvolta posso odiarla, soprattutto da quando è diventata l’enorme garage del ceto medio d’Italia. Ma Roma è inconoscibile, si rivela col tempo e non del tutto. Ha un’estrema riserva di mistero e ancora qualche oasi.
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Roma non mi commuove. Mi confonde.
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Qui tutto sembra obbedire al pollice verso dell’ Imperator, che con quel gesto decreta la fine del vinto, così come riempie la pipa o come si pianta un seme.
Roma ha l’osteria
Roma ha l’osteria, luogo popolaresco, un po’ buio, bonario, con tavole di marmo, boccali di vino, belle insegne rossastre con le scritte: «Vino dei Castelli a tanto il litro».
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Roma è una polenta molle
Roma è l’Italia
Roma è la capitale della storia, della cultura, della religione; Roma è l’Italia.
Capitale del mondo
Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l’intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d’essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza.
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Roma è l’esempio di ciò che accade quando i monumenti di una città durano troppo a lungo.