Democrito pensa che l’occhio del filosofo debba andare oltre l’apparenza e arrivare alla realtà autentica delle cose, perché la verità è in profondità.
Secondo Democrito la conoscenza: parte dalla percezione delle cose attraverso i sensi, si sviluppa attraverso l’analisi fatta dall’intelletto e dalla logica e arriva ad una teoria che spiega quello che i sensi mostrano. I sensi rimangono alla superficie delle cose mentre l’intelletto riesce ad arrivare alla verità del mondo: gli atomi, il vuoto e il loro movimento.
Le sensazioni non vengono da un contatto tra l’anima e le cose ma dal fatto che atomi piccolissimi (chiamati idola) si staccano dagli oggetti da cui provengono e portano con sé un’immagine dell’oggetto. Questi atomi entrano in contatto con i sensi, entrando nel corpo fino ad arrivare all’anima. Gli organi di senso sono solo dei canali di comunicazioni (cioè sono come delle porte).
La sensibilità è considerata passiva, cioè subisce l’arrivo di questi atomi senza cambiarli.
Quando arrivano all’anima gli atomi stampano nella mente questa immagine. La mente umana è una tabula rasa, cioè è come una tavola vuota.
La conoscenza avviene attraverso un metodo induttivo, cioè va dal particolare (la cosa) al generale (la teoria).
Per Democrito l’essere è il pieno, la materia e il non-essere è il vuoto, lo spazio in cui la materia si muove. La materia poi è composta da atomi, cioè da unità che sono indivisibili (atomo in greco vuol dire indivisibile).
Democrito arriva a pensare agli atomi attraverso la ragione, infatti egli pensa che solo in logica e in matematica si può dividere all’infinito, nella realtà non si può pensare di dividere il materiale all’infinito, altrimenti si arriverebbe al nulla. Quindi bisogna pensare che esistano delle unità che non si possono dividere, cioè gli atomi.
Gli atomi per Democrito sono pieni, immutabili (cioè non cambiano mai), ingenerati ed eterni. Gli atomi non sono differenti in qualità (cioè non hanno caratteristiche diverse) ma in quantità (cioè per forma e grandezza).
Tutte le caratteristiche dei corpi dipendono dalla figura degli atomi o dall’ordine e combinazione di questi.
Gli atomi sono immersi in uno spazio vuoto, perché, per Democrito, se c’è movimento ci deve essere per forza il vuoto.
Gli atomi si muovono in modo caotico (caotico viene da caos, disordine) in tutte le direzioni. In questo movimento si scontrano con altri atomi e danno origine ai corpi. Gli atomi sono infiniti e sono infinite anche le loro combinazioni. Per questo, secondo Democrito, esistono infiniti mondi e l’universo è uno spazio infinito.
La sostanza dell’universo è eterna e non può né aumentare né diminuire. Con Democrito si parla di materialismo: la materia è l’unica sostanza e l’unica causa delle cose. Anche l’anima è fatta di materia ed è diffusa in tutto il corpo e l’anima muore con il corpo.
Non si chiede perché e per quale ragione le cose esistono (questo sarebbe finalismo) ma si chiede come funzionano e come sono causate e la natura può essere spiegata attraverso la materia (gli aotmi) e il movimento (meccanicismo). Se gli dèi esistono non sono alla base dell’esistenza del mondo (ateismo).
Tutto ciò che succede nell’universo si basa su delle cause che lo producono (casualismo o determinismo).
Democrito sostiene che il linguaggio è convenzionale,cioè gli uomini decidono di dare agli oggetti dei nomi per farsi capire, si parla di nominalismo. Prima di Democrito si credeva che i nomi venivano dagli dèi.
L’origine della vita è il prodotto del caldo del fuoco solare. La terra prima era un corpo caldo che piano piano si è raffreddato e così si sono formate delle zone ricche di acqua. Con il calore del sole l’acqua si è riscaldata dando vita ad un “brodo primordiale”. All’interno di queste zone calde sono nati i primi esseri acquatici. Questi animali si trasformarono alcuni in uccelli e altri in animali terrestri. L’unione tra le varie specie popolò la terra.
Democrito non dà una teoria del bene ma scrive solo degli aforismi che indicano la via della saggezza.
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