Il bagliore dato a questo sole

Ho visto fiere rondini
bruciare di passione
volando basse e rapide
ridendo piano
e le ho viste, stanche e affrante
posarsi sul mio balcone
le ho sentite parlare, parlare
tenendosi per mano

“Ho paura di cadere”
disse la più bella
“di scoprire che i miei voli
sono stati di cartone,
di scoprire chi ha creato quella stella
che dall’alto ossrva tutto
come l’occhio di Didone”

La più piccola la ascolta,
ali chiuse, sguardo spento,
forse impreparata
ad un tema così amaro.
E lei non parla
ed io leggo in volto
il verso del giaguaro

Liberi di vivere
liberi di ascoltare
le illusioni della mente
e dell’anima
liberi dai pensieri
dai riflessi della mente
e dell’anima
liberi di ascoltare
le ragioni dentro al cuore
e dell’anima

E questi giorni in bianco e nero
accartocciati dentro fogli da disegno
dove due colori son bastati per guardare
le foto di famiglia
e lì, ho visto tutti i voli
con le ali irrigidite
come fossili di marmo
ci vorrebbe un vento bagnato
che riempia gli spazi
lasciati dall’agonia dell’infinito,
che spenga il bagliore dato a questo sole

Liberi di vivere
liberi di ascoltare
le illusioni della mente
e dell’anima
liberi dai pensieri
dai riflessi della mente
e dell’anima
liberi di ascoltare
le ragioni dentro al cuore
e dell’anima

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