Il dolce stil novo nasce verso la fine del Duecento tra Bologna e Firenze. Nasce quindi in un ambiente comunale. Il comune è molto dinamico (vivace, vitale, vivo, con molti eventi), ci sono scontri interni (come tra i guelfi e i ghibellini), la società cambia molto velocemente. I poeti non sono uomini di corte (la corte è la residenza del re), ma sono persone che sono attive nella società.
Lo stilnovo nasce dopo le esperienze della lirica provenzale e della scuola siciliana.
E’ Dante che dà il nome a questo nuovo stile nel fare poesia.
Dante dà una definizione del dolce stil novo nel canto XXIV del Purgatorio:
I’mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch’è ditta dentro vo significando.
Cioè: “Io sono uno di quelli che quando amore lo ispira, scrive, e do un significato a quello che l’amore detta da dentro”
Quindi la poesia sarebbe uno scrivere direttamente e immediatamente quello che ispira l’amore.
Ma l’amore non è un amore carnale e sensuale dell’amor cortese. L’amore dello stilnovo è un amore spirituale, è un amore con la “A” maiuscola, appunto. L’amore permette al poeta di raggiungere un livello più alto di spiritualità.
Rispetto alla scuola siciliana e all’amor cortese cambia anche la figura della donna. Infatti nello stilnovo la donna è una figura angelica, è una donna-angelo. E’ l’amore per lei che porta il poeta alla salvezza. E’ un amore che rende puri.
Guido Guinizelli per primo parla della donna-angelo nella canzone “Al cor gentile rempaira sempre amore”.
E’ importante anche il fatto che cambia il tipo di “gentilezza” (gentile = nobile). Infatti ora per nobiltà non si intende una classe sociale, i nobili veri e propri, la nobiltà di sangue; ora con nobiltà si intende nobiltà d’animo, nobiltà di cuore.
L’uomo dal cuore nobile è un uomo in cui l’amore ispira. E’ un uomo leale (cioè fa quel che dice), è onesto, ama la giustizia, non è schiavo della passione e rispetta gli altri.
Lo stilnovo è chiamato dolce perché il linguaggio è elegante e musicale e si parla di amore spirituale.
Autori importanti sono: Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti e Dante
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