L’asino vecchio e il pastore

Il susseguirsi delle signorie
è un mutare di nomi per il povero.
Un apologo breve ne fa fede.

C’era in un prato un asino, e un vecchietto
che lo pasceva, pieno di spaventi.
S’odono a un tratto voci di nemici.
Il vecchietto tremando si sforzava
di convincere l’asino a fuggire
per non essere presi; ma l’asino
indifferente chiese: “Perchè mai?
pensi che oò vincitore m’imporrà
doppie bastonate?” Il vecchio disse no.
“E allora che m’importa a chi servire,
se il peso sarà sempre lo stesso?”

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