L’occhio del falegname

C’era una volta, tanto tempo fa, in un piccolo villaggio, la bottega di un falegname. Un giorno, durante l’assenza del padrone, tutti i suoi arnesi da lavoro tennero un gran consiglio.

La seduta fu lunga e animata, tavolta anche veemente, Si trattava di escludere dalla onorata comunità degli utensili un certo numero di membri.

Uno prese la parola : ” Dobbiamo espellere nostra sorella Sega, perchè morde e fa scricchiolare i denti. Ha il carattere più mordace della terra”
Un altro interviene : ” Non possiamo tenere fra noi nostra sorella pialla : Ha un carattere tagliente e pignolo, da spellacchiare tutto quello che tocca”
” Fratel martello- protestò un altro- ha un caratteraccio pesante e violento. lo definirei un picchiatore. E urtante il suo modo di ribattere continuamente e da sui nervi a tutti. Escludiamolo?”

“E i chiodi? Si può vivere con gente cosi pungente? Che se ne vadano! E anche lima e raspa. A vivere con loro è un attrito continuo. E cacciamo anche cartavetro, la cui unica ragion d’essere sembra quella di graffiare il prossimo!”

Cosi discutevano animosamente, parlavano tutti inssieme, dove tutti volevano espellere tutti!

La reunione fu bruscamente interrotta dall’arrivo del falegname. Tutti gli utensilli tacquero quando lo videro avvicinarsi al tavolo del lavoro.

L’uomo prese un asse e lo sego con la sega mordace, lo piallo con la pialla che spela tutto ciò che tocca, sorella ascia, sorella raspa e sorella cartavetro, entrarono in azione subito dopo.

Il falegname presse poi i chiodi e il martello.
Si servi di tutti i suoi attrezzi di brutto carattere per fabricare una culla.
Una bellissima culla per accogliere un bambino che stava per nascere.

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