Milady

Passano gli anni passano
crescono i bimbi crescono
Ritorni come un brivido
su questo palcoscenico
però ti sento timida, timida

Tu che tenevi tutti i fili del cuore
con due mani così lievi
che sentivo dolore solo un po’…
Non ti ho più vista piangere
Non ti ho più vista ridere
eri una voce fragile, fragile

Abbiamo smesso d’inventare parole
senza mai trovare quella che voleva dire
vivere, vivere

Milady non lasciarmi mai,
ti voglio bene come sei,
Milady madre amante e figlia,
la sola che mi rassomiglia;
Milady smettila di bere,
ti spacco in testa quel bicchiere,
sei vecchia e sembri un bambina,
e vesti ancora da regina,
Milady goccia su una foglia
Milady… io non ne ho più voglia…

Sono cambiato? Dimmelo;
sei tu diversa? Parlami,
sei sempre stata piccola, piccola:

Io ti perdevo e mi sentivo vincente,
ma non c’è stato mai verso
di cambiarti con niente come te;
non ti ho venduto l’anima,
lasciami in pace, lasciami
come mi sento stupido, stupido:

Voglio una storia d’amore più vera,
una donna che mi parla
e che mi aspetta la sera vattene,
vattene

Milady non lasciarmi mai,
senza di te cosa farei,
Milady cipria sotto gli occhi,
Milady persa negli specchi;
Milady non hai voce e canti,
in un teatro a fari spenti,
Milady bolla di sapone,
e ballerina di balcone:
Milady il cuore è un soldatino
che scrive lettere a nessuno

Milady non lasciarmi mai,
ti voglio sempre come sei,
Milady strada di Parigi,
Natale con i tre re magi;
Milady ho perso la tua spilia
Milady, Dio, come sei bella

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