Tancredi e Ghismunda

Tancredi, principe di Salerno ha una figlia di nome Ghismunda. Tancredi ama tanto Ghismunda che non vuole che lei si sposi ma alla fine deve accettare il suo matrimonio. Poco dopo però il marito di Ghismunda muore e così la figlia rimane vedova e torna da lui.
Ghismunda, dato che è una donna giovane, ha voglia di amare. Pensa che sia più giusto amare di nascosto, cioè avere un amante, perché il padre non vuol che lei lo abbandoni. Si innamora, tra tanti giovani, del valletto Guiscardo, e lui di lei. I due si incontrano di nascosto e lei non fa sapere a nessuno la storia con lui, ma un giorno viene scoperto dal padre e subito Guiscardo viene imprigionato. Tra la figlia e il padre c’è una lunga discussione: Ghismunda pensa che non è importante se l’uomo da amare è nobile di nascita o no ma è importante che sia nobile d’animo; Tancredi non la pensa allo stesso modo ma pensa che è nobile chi nasce nobile.
Ghismunda promette che si suiciderà se il padre uccide Guiscardo, ma lui non le crede, lo uccide e porta il cuore di Guiscardo a Ghismunda, lei bacia il cuore e beve il veleno.
Alla fine Tancredi si pente di non avere ascoltato la figlia. Mette Ghismunda e Guiscardo insieme nella tomba e rende pubblico il loro amore, come avrebbe voluto Ghismunda.

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